"Scrivono perfino che chi dovesse venire a un mio partito dovrà portare la camicia nera", "no, può venire con la camicia bianca, a pallini, come vuole", "a me interessano i principi e gli ideali, quelli che porto avanti finché avrò energia", "ho intrapreso la via della politica perché voglio dare un futuro alle mie figlie e ai giovani di questo Paese", il giorno in cui non interesserò più, lascerò la politica, ho tanti hobby..".
(ANSA) - "Quando Vannacci avrà chiesto scusa a ebrei, femministe, omosessuali, neri e a tutti gli 'anormali', del mondo avrà anche le mie scuse". Lo afferma Pier Luigi Bersani.
(adnkronos.com) - Il generale Roberto Vannacci è "disponibile a chiudere la vicenda da cui è scaturita la condanna dell'onorevole Bersani per diffamazione nei miei confronti se egli riterrà di formulare scuse pubbliche per il linguaggio utilizzato. Non nutro alcuna ossessione personale nei suoi confronti; tuttavia, da parte di un rappresentante delle istituzioni del suo livello, non è tollerabile l'uso di un linguaggio offensivo sul piano personale, che rischia di legittimare e incentivare violenze verbali estranee al dibattito civile", sottolinea l'europarlamentare della Lega.
"La libertà di opinione è un principio fondamentale che consente l'espressione di idee anche critiche - continua - tuttavia, il turpiloquio non fa altro che offendere l'interlocutore, senza arricchire il dibattito o promuovere lo sviluppo del ragionamento. È con rammarico che constato come, in questa e in altre simili circostanze, l'insulto venga accettato come parte integrante della dialettica politica e finanche propugnato come un diritto quando è diretto contro chi non condivide ideologie di sinistra o il pensiero unico che da anni si cerca di imporre nella nostra società ".
"Detto ciò, offro la possibilità di chiudere definitivamente questa vicenda impegnandomi a ritirare la querela, a condizione che le scuse pubbliche dell'onorevole Bersani siano associate a una donazione a un'associazione di militari e poliziotti vittime del dovere. Questo gesto rappresenterebbe un segnale concreto di volontà nel superare l'accaduto oltre che un'opportunità per contribuire a una causa di grande valore morale" conclude Vannacci.
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