Se il responsabile della segreteria politica del maggior partito di governo annuncia la separazione dal suo compagno e padre delle figlie, ministro di peso dello stesso governo che è guidato dalla sorella di lei, è un fatto indubbiamente politico.
Infatti immediatamente i cani si scatenano per stracciargli le carni da dosso e gridare al crollo del suo peso 'politico'. In effetti il nostro eroe era fino all'altro ieri il "primo motore" della macchina da guerra meloniana. Per i malevoli grazie alla liaison familiare, per chi sa come stanno le cose perché è un dirigente politico di lungo corso.
Infatti, mentre Giorgia Meloni muove i primi passi nel Fronte della Gioventù alla Garbatella, Francesco Lollobrigida è già il segretario provinciale romano. E così l'ormai ex cognato ha colto l'occasione, con un post un po' scombinato (non è una grande penna) su Facebook per contestare lo sciacallaggio e ribadire che il suo ruolo politico resta indiscusso.
Non mi è mai capitato nella vita di gioire per un problema accaduto a un’altra persona. Anche del mio peggior nemico. Non è bontà la mia, Il sacerdote è mio fratello Maurizio, ma semplice considerazione di quanto mi sentirei ridicolo a farlo. Provare gioia per il dolore degli altri o ridicolizzarlo mi appare come una debolezza frustrante.
Non trovare il modo di essere felici e festeggiare quando altri possano trovarsi nella medesima condizione…patetico. Basterebbe una riflessione, privandosi per un momento della maschera d’odio e autocommiserazione che condiziona questo atteggiamento e porsi alcune domande: perché? A che serve? Mi migliora?
Se poi uno avesse la forza, non provando vergogna per le risposte o riuscendo a oscurare a se stesso con un velo di ipocrita cinismo il loro contenuto potrebbe aggiungerne una: a quanti innocenti faccio del male senza uno scopo? Chissà se di fronte al responso ritirerebbe la mano e chinerebbe il capo nel naturale gesto che invoca il perdono.
Non darò soddisfazione al voyerismo di queste ore in cui anche i giornali più blasonati si dedicano a sollecitare gli ultimi scampoli di “chiacchiere da ombrellone”.
Da personaggio pubblico devo solo una risposta: non vi è alcun problema politico nè con Giorgia nè con Arianna e chi spera in questo non avrà grandi soddisfazioni. Semmai dovrà prendere atto che non erano i rapporti di parentela la ragione del mio ruolo…buona domenica a tutti anche a chi ci vuole male!
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