«Sostenere che chi è al governo è erede degli stragisti […] è infamante e offensivo. […]».
Però la destra non ha mai detto parole chiare sulla strage.
«Falso. Io stesso, negli anni passati, ho detto che è accertata la matrice fascista».
Le ultime sentenze hanno sancito la responsabilità di personaggi vicini al Msi come Cavallini.
«Non si può fissare un sillogismo per cui allora siamo eredi di quegli assassini e la premier è collusa con gli stragisti. […]». […] «Avevo 4 anni, ma ho ancora il ricordo nitido di quel boato. E di mia madre che affidava me e mio fratello a due signore anziane per andare a portare aiuto. Anche per questo vado ogni anno alla commemorazione. E mi aspetto un momento condiviso. Bolognesi ci ha chiesto sostegno nella giusta battaglia per i risarcimenti e glielo abbiamo garantito, poi in piazza dice questo? Allora ha chiesto aiuto agli eredi degli assassini?».
[Ansa] "I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l'attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano.
La memoria non è soltanto un dovere ma è l'espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere".
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda la strage di Bologna di 44 anni fa. "A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell'unità della nostra comunità , la salvaguardia del bene comune", aggiunge.
"Con profondi sentimenti di solidarietà , quarantaquattro anni dopo l'attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla Città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani. A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana", sottolinea Mattarella.
[Ansa] La strage del 2 agosto è stata "una strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo Stato nella componente più sensibile, i cittadini comuni".
Lo ha detto il ministro Matteo Piantedosi. "Il governo c'è - ha aggiunto parlando in Comune a Bologna ai familiari della vittime - Tenere viva tutti insieme la memoria dell'attentato serve a rinsaldare l'alleanza democratica", ha aggiunto.
"Viviamo in un momento in cui nel mondo sembra delinearsi una minaccia ai valori di libertà e democrazia che sono alla base di pace e convivenza civile, scolpiti nella nostra carta costituzionale. La strage di Bologna ci ricorda che la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente, per farlo dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo", ha detto il ministro.
La presenza del ministro degli Interni stamattina a Bologna, la sua netta definizione di "strage neofascista" per il massacro alla stazione il 2 agosto 1980 chiudono sul nascere ogni possibile polemica sul "difetto di antifascismo" del governo di destra.
Manca però nell'intervento di Piantedosi un riferimento importante: le ultime sentenze affermano un ruolo da protagonista del poliziotto più famoso della Prima Repubblica, il gourmet Umberto Federico D'Amato, e del suo cerchio magico. Quindi il disegno eversivo avrebbe coinvolto un pezzo importante dello Stato. Un capitolo della narrazione che viene però puntualmente rimosso.
Sono noti e agli atti pubblici i dubbi miei e di tanti altri sull'inconsistenza degli elementi accusatori ma visto l'orientamento ostinato e contrario a ogni incertezza delle Corti giudicanti almeno io me ne sono fatto una ragione: la verità giudiziaria è che la bomba di Bologna l'hanno messa i giovani dei Nar con l'aiuto di un 'pezzo grosso' dei servizi di sicurezza.
Quarantaquattro anni dopo la strage abbiamo il governo 'più di destra' della storia repubblicana. E tra i tanti paradossi c'è il fatto che dentro la sua coalizione la forza 'più di destra' non è rappresentata dai nipoti del partito neofascista.
L'epopea di questa destra io la voglio raccontare ma il mio blog storico "Fascinazione" è assolutamente inadeguato perché ridurrebbe una grande complessità in una camicia di forza. Nasce perciò "Tra il bianco e il nero": perché certo, pezzi di nero ci sono ancora, soprattutto sul piano culturale e mentale. Ma c'è anche tanto altro...
Così come mi sembra più che condivisibile il sottile distinguo del presidente del Senato, Ignazio La Russa, avvocato di fama meritata: Un vile attentato che le sentenze hanno attribuito a matrice neofascista. Siamo sul terreno sottile della differenza, cara anche a chi a sinistra ha letto e amato Foucault, tra verità giudiziaria e storica. Ma è già bastato a dar fuoco alle polveri.
Lo scontro più duro lo descrive invece la Repubblica, tra i famigliari delle vittime e la premier. “Le radici di quell'attentato – dice Paolo Bolognesi dal palco - affondano nella storia del postfascismo italiano: Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale oggi figurano a pieno titolo nella destra italiana di Governo”. Parole durissime che fanno scattare la reazione di Giorgia Meloni: “Sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti alla sottoscritta e al Governo”. Frasi “molto gravi” per la presidente del consiglio, che aggiunge: “Ed è pericoloso, anche per l'incolumità personale”.
Gli stragisti vanno ricercati tra i pezzi del 'bianco' storicamente antifascista, prossimo parente di quello che governa oggi; e sul fatto specifico di Bologna nel conflitto medio orientale, sulle stesse 'cromature' di colore della Strage dell'Argo16.
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RispondiEliminaVista la faccia tosta di chi si ostina a definirla " fascista " con altrettanta faccia tosta (la mia) invito a togliere il segreto di stato e gli omissis... Cosi come proclamo' ai 4venti il leghista a Maroni, nel primo Governo Berlusconi... Dopo oltre 30anni sto ancora aspettando... E ora con i destri al Governo sarebbe anche logico e possibile, anche per dare davvero GIUSTIZIA AI MORTI e ai tanti ingiustamente diffamati.. Ma in fondo "questi destri" mi fanno schifo come altrettanto schifo mi fanno i sinistri... Entrambi solo " chiacchiere e distintivo"
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