VALDITARA BOCCIATO! - IL CONSIGLIO DI STATO TIRA LE ORECCHIE AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE E BLOCCA I NUOVI PROGRAMMI SCOLASTICI PER ELEMENTARI E MEDIE CHE UNA COMMISSIONE DI VIALE TRASTEVERE HA VOLUTO RISCRIVERE - A FINIRE NEL MIRINO NON SOLO LE MOTIVAZIONI DEL RINNOVO RITENUTE DEBOLI, MA ANCHE LA DIDATTICA: LA STORIA, TUTTA VOTATA A OCCIDENTE, E LA REINTRODUZIONE DEl LATINO ALLE MEDIE (CHE CREA PROBLEMI ORGANIZZATIVI PERCHÉ NON TUTTI I DOCENTI D'ITALIANO SONO ABILITATI PER IL LATINO) - E IN DUE PAGINE SONO STATI ELENCATI GLI ERRORI GRAMMATICALI DEL MINISTRO…
Estratto dell’articolo di Viola Giannoli per “la Repubblica”
Di «bocciatura» il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara non vuole neanche sentir parlare, ma dal Consiglio di Stato è arrivato uno stop ai nuovi programmi scolastici per elementari e medie che una commissione scelta da viale Trastevere ha voluto riscrivere e che dovrebbero entrare in vigore dal prossimo anno.
I giudici hanno deciso di sospendere il giudizio «in attesa degli adempimenti richiesti»: documenti, precisazioni, persino la correzione dei refusi.
Anzi tutto, secondo il Consiglio di Stato, è incompleta la «coerenza del nuovo testo con gli atti dell'Unione europea», che pure sono citati in quantità . Ancora: le motivazioni della necessità del rinnovo delle indicazioni nazionali, ferme al 2012, sono deboli. Quando il ministero, per spiegare la riforma, scrive: «La finalità dell'intervento è la rigenerazione del paradigma formativo che sottende la scuola costituzionale, orientato alla promozione dell'autonomia critica, della responsabilità individuale e della partecipazione civica», il Consiglio di Stato parla di «formulazione per un verso alquanto ambiziosa, per altro vaga e indefinita».
giuseppe valditara - foto lapresse
E poi l'analisi dell'impatto della revisione dei programmi è «inadeguata allo scopo»; sui profili finanziari viene sollevato «il dubbio circa l'effettiva disponibilità di mezzi e risorse»; si accenna a «cambiamenti epocali» nella scuola. Sì, ma quali?
Ce n'è anche per la didattica. I giudici chiedono conto del perché il ministero non abbia accolto le osservazioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione sulla storia — tutta votata a Occidente — e sulla reintroduzione facoltativa del latino alle medie «con il rischio di aumentare la forbice tra studenti» e di creare problemi organizzativi perché non tutti i docenti d'italiano sono abilitati per il latino. […] In due paginette infine, elencati in tredici punti, ci sono gli errori grammaticali commessi dal ministero dell'Istruzione e del Merito.
FONTE: Dagospia
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