Anche la Corte di appello federale della Federnuoto si è espressa sul ricorso presentato il 19 agosto scorso dai legali del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, confermando la decisione del Tribunale federale. Quindi, anche il secondo grado di giudizio ha stabilito che il ricorso contro l’esclusione della candidatura alla Presidenza della Fin di Rampelli "non è fondato e deve, pertanto, essere rigettato, con conferma della decisione di primo grado". Come aveva già pubblicamente previsto il vicepresidente della Camera, quella del presidente uscente (e parlamentare di FI) Paolo Barelli resta ancora l'unica candidatura in campo.
Rampelli ha già fatto sapere che non si fermerà e ricorrerà al Collegio di Garanzia del Coni, organo giudicante “terzo”, non essendo di nomina diretta del presidente e nel frattempo ha chiesto, con una istanza al presidente e al Consiglio federale della Fin, un differimento dell’Assemblea, affinché si possa celebrare il terzo grado di giudizio e consentire una campagna elettorale equilibrata.
Ci sarebbe, poi, un quarto tentativo al Tar ma bisognerà vedere se ci saranno i tempi per poterlo fare. Intanto il fondatore di Fratelli d'Italia si è lasciato andare a un commento sarcastico sul collega di maggioranza: “Reclamo respinto, tutto fila liscio come nelle previsioni, il potere si arrocca e cerca di resistere, per questo perderà . Avanti tutta”.
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Rampelli su esito della CAF: "Avanti tutta, si va a vincere".
Di seguito il lungo post pubblicato oggi sulla Pagina Facebook "Acqua libera - Fabio Rampelli Presidente", dedicata alla candidatura alla Federnuoto, dove il capogruppo di Forza Italia alla Camera (Barelli che è presidente della Fin dal 15/10/2000), accusato di voler fare il candidato unico, viene definito il "Xi Jiping in salsa acquatica".
"Cari amici, vi informo che è stato respinto dalla Corte d’Appello della Fin anche il reclamo presentato avverso la sentenza del Tribunale federale che aveva bocciato la nostra candidatura alla Presidenza della Federnuoto in competizione con il presidente uscente, che la guida ininterrottamente da 24 anni.
Non c’è nulla di cui preoccuparsi perché queste due sentenze sono state emesse da collegi nominati da lui. Era difficile attendersi una riammissione, a meno che non prevalesse nel nostro competitore uno spirito autenticamente sportivo che, mi pare, lo abbia abbandonato da tempo. Evidentemente si preferisce la via del candidato unico, una sorta di Xi Jiping in salsa acquatica.
Siamo ora a soli 10 giorni dall’Assemblea ordinaria nazionale elettiva e mi appresto a ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni, organo giudicante “terzo”, non essendo di nomina diretta del nostro rivale. Per questo ho chiesto, con un’istanza indirizzata alla Presidenza e al Consiglio federale, un differimento dell’Assemblea, affinché possa concludersi il terzo grado di giudizio e ci si possa consentire, in caso di riammissione, una paritaria campagna elettorale. Che finora non abbiamo potuto svolgere, sia per l’incertezza amministrativa sia perché la fissazione al 7 settembre dell’assemblea rappresenta un altro segnale di scarsa trasparenza: silenziare tutto, non dare tempo di organizzarsi, non parlare di programmi e prospettive, ingolfando la ‘campagna elettorale’ nel pieno delle ferie estive.
In realtà il fatto che il nostro reclamo sia stato respinto, ci dà grande stimolo, ci dice che siamo temuti, che tutto fila liscio come nelle previsioni, che il potere si arrocca e cerca di resistere, ed è per questo che perderà . Ricordo che il Comitato ACQUA LIBERA ha una sua strategia. Affrontiamo con fiducia il Collegio di Garanzia, ci auguriamo che venga rinviata l’assemblea, ma in caso contrario ci trasformeremo tutti in SCHEDE BIANCHE per evitare che la Fin abbia una PRESIDENZA PERPETUA ovvero che l’uscente raggiunga il 67% dei voti.
Avanti tutta, dunque, fino alla vittoria!".
Se vuoi approfondire:
- Federnuoto, Rampelli: Respinto il primo ricorso
- Rampelli ricorre ancora per la presidenza della Federnuoto
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