Bene il primo Consiglio dei ministri del dopo vacanze che ha sancito la ripresa dell’attività di governo. Bene sì ma non benissimo.
Dal vertice di governo di oggi pomeriggio sono uscite decisioni importanti: Raffaele Fitto ha ottenuto il via libero per la nomina a commissario europeo, i tre leader hanno rinnovato il patto di governo e ribadito l'unità della coalizione di centrodestra, deciso le posizioni in ambito internazionale e stabilito le basi della prossima legge di bilancio che sarà all'insegna della riduzione delle tasse, del sostegno ai giovani e alle famiglie e agli interventi per le imprese italiane ed è stato ratificato l'accordo sul sostegno al settore energetico ucraino.
Tutto bene, ci hanno raccontato, il Consiglio dei ministri e prima ancora il pre-vertice dei leader di maggioranza tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (FdI), i vicepremier Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Forza Italia) e il capo politico di Noi moderati Maurizio Lupi, ma a rovinare la festa è arrivato lo scivolone fatto registrate dalla Lega a margine del vertice, con l'uscita della velina congiunta che conteneva (verrà detto per un errore) un passaggio ulteriore sull'Ucraina: “Con appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini”.
Il comunicato inviato nella chat istituzionale della Lega è stato subito cancellato e sostituito con uno identico a quello ufficiale di Palazzo Chigi. Dalla Lega assicurano che l’invio della prima versione è stato un errore di comunicazione, e lo stesso Matteo Salvini si è affrettato a dire che "si tratta di un semplice errore, non c'è alcun problema 'o caso' nella maggioranza, abbiamo ribadito la linea del governo che la Lega ha sempre sostenuto" e il testo "inviato per errore, è stato subito corretto". Un errore (?) che ha rovinato l'immagine di armonia uscita dal vertice e che è stato subito utilizzato dall'opposizione e dalle principali testate giornalistiche per leggere, nella frase della Lega eliminata, divergenze di vedute e tensioni nell'esecutivo di centrodestra. “Sono talmente in ‘totale sintonia’ che hanno dovuto cancellare la nota ‘congiunta’ fatta circolare dai grandi amici dell'Ucraina della Lega”, ha scritto il senatore del Pd Filippo Sensi sui social concludendo: “Sarebbero ridicoli, se non fossero tragici, patetici. Sulla pelle degli ucraini".
Se di errore di comunicazione si è trattato è bastato per rovinare l'immagine di coesione che il Governo voleva dare nel presentarsi davanti all’opinione pubblica dopo la pausa estiva, soprattutto dopo le schermaglie di agosto tra Forza Italia e Lega intorno allo ius scholae e all’autonomia. Un errore che costa e non proprio una leggerezza perché rischia di mette in discussione la credibilità del governo e vanificare il lavoro di Giogia Meloni in Italia e all'estero.
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La nota ufficiale e quella ufficiosa
Nel corso del vertice del centrodestra a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, “i leader hanno rinnovato il patto di coalizione, garanzia di efficacia e concretezza dell’azione di governo”. E’ quanto si legge in una nota congiunta.
“Un bilancio positivo sostenuto da dati macroeconomici incoraggianti, a partire dal buon andamento della crescita dell’occupazione”, si legge ancora nella nota. Durante il vertice di maggioranza che si è svolto a palazzo Chigi “è stata ribadita l’unità della coalizione” e i leader “sono determinati a continuare il lavoro avviato per tutta la legislatura, portando a compimento le riforme messe in cantiere e attuando il programma votato dai cittadini”. E’ quanto si legge nella nota congiunta al termine dell’incontro tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi.
“La prossima legge di bilancio, come le precedenti, sarà seria ed equilibrata, e confermerà alcune priorità come la riduzione delle tasse, il sostegno a giovani, famiglie e natalità , e interventi per le imprese che assumono”. E’ quanto si legge in una nota congiunta al termine del vertice del centrodestra a cui hanno preso parte Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.
I leader del centrodestra ribadiscono “totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera”, si legge in una nota congiunta al termine del vertice del centrodestra a cui hanno preso parte la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Anche se sul tema si registra una sfasatura: una “nota congiunta” ma “diversa” è infatti quella mandata dalla Lega al termine dell’incontro del centrodestra. Nel passaggio sulla politica estera, nella nota diffusa da Fdi e da Palazzo Chigi, si legge che c’è “totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera. Soddisfazione per la rinnovata autorevolezza e affidabilità dell’Italia nello scenario globale, come ribadito anche dal successo della presidenza italiana del G7, e condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina”.
Dalla Lega è arrivata invece una “nota congiunta” con un passaggio ulteriore sull’Ucraina: “Con appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini”, si leggeva nel testo, poi cancellato e inviato nella versione uguale alle altre.
“Da trent’anni – sottolineano infine i poi leader – il centrodestra conferma la propria solidità e compattezza, con la capacità di trovare sempre la sintesi tra le diverse identità che lo compongono e dare risposte ai cittadini”,.si legge nella nota congiunta al termine del vertice di maggioranza tra la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi.
Le dichiarazioni della Premier Giorgia Meloni
"Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un'Italia migliore di come l'abbiamo trovata e se questo è l'obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto. Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci". Ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, a margine del vertice di governo.
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