Non è andato bene ieri il vertice di governo. Al di là dell'evidente divergenza su una questione non da poco (la guerra in Ucraina) nessuna delle numerose crepe emerse in estate ha trovato copertura. E a intorbidire le acque arriva uno scandalo nel segno del ridicolo, la (quasi) irresistibile ascesa di Maria Rosaria Boccia, la (non) consigliera del ministro Sangiuliano, che ad aprile aveva spostato l'inaugurazione del G7 della cultura da Positano a Pompei, città natale della "bionda fatale" per affidargliene la gestione. Salvo poi fare marcia indietro e bloccarne la nomina senza riuscire a evitare lo sputtanamento.
Stamattina sul Foglio Carmelo Caruso, che ha condotto una devastante guerra lampo sulla vicenda, le pone domande molto imbarazzanti:
C’è una sua consigliera che non è mai stata nominata consigliera, ma che operava da tale. Si chiama Maria Rosaria Boccia e aveva accesso alle chat del ministero, partecipava alle riunioni con il consigliere diplomatico, comunicava con il resto del gabinetto. A che titolo? Boccia vuole essere definita imprenditrice di grandi eventi e pretende scuse.
Mostra chat per raccontare che al ministero hanno mentito. Denuncia un tentativo di sporcarla portato avanti dallo staff di Sangiuliano.
A Boccia sarebbe stato promesso di curare l’organizzazione del G7 della Cultura di Pompei che si tiene dal 19 al 21 settembre, evento inizialmente previsto a Positano, ma spostato a Pompei, per volere del ministro [in realtà una parte significativa del programma si svolgerà a Napoli, ndb].
Perché è stato spostato? Pompei è la città di Boccia, la città dove ha conosciuto Sangiuliano il 5 agosto del 2023. Lo stesso ministero ora ammette che Boccia ha partecipato a riunioni preparatorie per il G7 e non “può escludere che abbia ricevuto mail dai funzionari”. A che titolo le riceveva?
Ancora una volta il ministro e il suo staff hanno dimostrato una spaventosa inadeguatezza. Come si fa a pensare di liquidare come una donna che “voleva accreditarsi” un'accompagnatrice fissa del ministro ai tempi di Instagram, promossa al rango di assistente personale, come mostrano le numerose foto pubblicate sul profilo IG?
A differenza dei collaboratori di Sangiuliano Boccia è tutt'altro che sprovveduta e ha ferocemente accumulato riscontri della sua internità alla cerchia più intima del ministro. Il minimo professionale per una ragazza-immagine. Il responsabile della comunicazione del MIC ha negato a “In Onda”, su La7, di conoscerla ed è stato facilmente smentito. La donna era stata inserita nelle chat proprio da chi ha tentato poi di liquidarla come una prezzemolina qualunque.
Per mesi è stata molto di più. Accompagnava Sangiuliano in trasferta, le veniva riservato il ruolo dello staff. E’ stato chiesto al ministro perché sia stata inserita nelle chat e il ministro ha risposto: “E’ stata subito rimossa”. Era vero dunque che ne faceva parte.
Arrivati a fine agosto i tempi stringono: manca meno di un mese al "grande evento" e occorre un pezzo di carta che legittimi e riconosca l'impegno frontale della "bionda fatale", che decide di forzare la mano, innescando la crisi rovinosa. Lunedì 26 agosto, sul suo profilo Instagram (27600 follower, parecchi), annuncia la nomina sotto forma di ringraziamento: “Grazie al ministro per la nomina a consigliere per i grandi eventi”. Una nomina promessa dal ministro e da lui sollecitata. Per Caruso il documento "era in fase di registrazione".
A metà agosto, il ministero si agita. Vengono sostituiti due uomini della scorta di Sangiuliano ma non se ne comprende la ragione. Sarà il capo di gabinetto, Francesco Gilioli, a comunicare a Boccia la mancata nomina. Da quel giorno al ministero si vive nell’angoscia. Attenzione, non è pettegolezzo.
Una consigliera, che non è poi stata nominata, riceveva mail dei funzionari, le comunicazioni riguardanti il prossimo G7 della Cultura, spostato per decisione di Sangiuliano in quella città . Non è pettegolezzo. E’ questa la prova di come il governo Meloni maneggia cariche, dossier, informazioni di stato. E’ la prova che un ministro, che preferisce adesso farsi passare per fesso, stava per consegnare l’organizzazione del G7, alla consigliera che lo ha ammutolito.
Una spietata analisi del fenomeno Boccia ce la offre, dalle pagine di MowMag il mio amico Fulvio Abbate, strepitoso narratore dei vizi e dei peccati del potere romano: l'arci-italiana.
Qualcosa di simile accadde perfino agli uomini [...] di Gianfranco Fini quando raggiunsero le dolcezze del governo per grazia di Silvio Berlusconi, anche in quel caso d’improvviso, dopo una vita grama vissuta nell’assenza di figure femminili ausiliarie, le migliori fanciulle che fino a quel momento avevano accompagnato il glamour craxiano si affiancarono alla comitiva di An.
Ma dove vai se l’assistente personale non ce l’hai? […] a chi abbia al momento raggiunto un ruolo apicale di governo in assenza dell’assistente personale giunta dall’altra metà del cielo dei selfie verrebbe giudicato incompleto nel rango, nei benefit meritati.
Dunque, accanto ai molti assistenti maschi in blazer “Davide Cenci”, outfit ministeriale per definizione, giovanotti sottopagati che fino a quel giorno sognavano unicamente un posto alle Poste, è d’obbligo che svetti la fanciulla invidiata, lì a guardia della posizione conseguita da chi ha avuto modo di cooptarla.
[...] Alla presentazione del libro di Alessandro Giuli, neo direttore del MaXXI per grazia e volontà di Giorgia Meloni, dedicato a Gramsci c’era modo di riconoscere tra il pubblico decine di aspiranti assistenti dei capelli non meno accuratamente segnati dai colpi di sole e dalla piastra dell’ambizione: offertorio al potere nuovo arrivato, allo stesso modo la nostra vicenda che mostra Maria Rosaria Boccia al centro del fondo d’oro della destra populista ha molto di umanamente esemplare.
Perché è così che si fa, perché è così che insegna la storia dell’ambizione nazionale, perché l’adagio familiare pronuncia un “… fatti furba, figlia mia”, pensa che lavorerai con il ministro, avrai la tua stanza, pensa alla soddisfazione di accompagnarlo in giro, agli eventi ufficiali.
Esemplare da questo punto di vista il momento di relax che mostra l’Assistente Speciale Boccia al mare, il ministro in costume, lei rilassata sul lettino in bikini, a Polignano a Mare, luogo “meraviglioso”, così canterebbe Mimmo Modugno che da quei luoghi giunge, pensa che nello stesso scatto c’è Giuseppe Cruciani che conversa con voi, così come ha mostrato in esclusiva Dagospia con prova fotografica.
Sembra quasi di vederla l’Assistente Speciale, sorriso stampato, che viene fuori dall’acqua se non come primavera botticelliana certamente replica-sottomarca di Ursula Andress nell’ideale pellicola dell’invidiabile reich meloniano.
Nessun commento:
Posta un commento