Delmastro: non c'ero al momento dello sparo. Ma Pozzolo l'ha già smentito - Tra il Bianco e il Nero

 

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venerdì 30 maggio 2025

Delmastro: non c'ero al momento dello sparo. Ma Pozzolo l'ha già smentito

SPARALA ANCORA, DELMASTRO! – IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA DI FDI HA TESTIMONIATO NEL PROCESSO A BIELLA A CARICO DEL DEPUTATO EMANUELE POZZOLO PER IL COLPO DI PISTOLA ESPLOSO A CAPODANNO 2024 E HA DICHIARATO: "NON ERO NELLA STANZA AL MOMENTO DELLO SPARO. ERO FUORII. HO SENTITO UN BOTTO CHE POTEVA ESSERE UN PETARDO, POI MI HANNO DETTO DELLO SPARO" – EPPURE POZZOLO, A “REPORT”, HA RACCONTATO UN’ALTRA VERSIONE DEI FATTI: DELMSTRO SAREBBE STATO PRESENTE… – VIDEO

 Estratto dell’articolo da www.repubblica.it

 

andrea delmastro emanuele pozzolo

"Delmastro fa un altro disastro accostando giudici e mafiosi". A dirlo è stato il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, oggi in tribunale a Biella durante l'udienza a carico del deputato Emanuele Pozzolo per lo sparo di Capodanno 2024 a Rosazza (Biella). Delmastro ha testimoniato su richiesta della difesa, rappresentata dall'avvocato Andrea Corsaro, dal momento che ha partecipato alla festa dove sono accaduti i fatti.

 

"Ero fuori - ha spiegato -. Ho sentito un botto che poteva essere un petardo, poi mi hanno detto dello sparo". Il legale di Pozzolo ha ripercorso quei momenti e Delmastro ha raccontato di avere visto Luca Campana, l'uomo colpito da un proiettile, dire più volte: "Perché mi hai sparato?" rivolgendosi a Pozzolo.

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

L'avvocato Corsaro ha poi chiesto a Delmastro se fosse a conoscenza del fatto che il suo ex caposcorta, Pablito Morello, fosse stato coinvolto in passato in un caso di sparo accidentale. Circostanza che Delmastro ha escluso, spiegando di averlo saputo solo successivamente, leggendo i giornali.

 

L'avvocato ha chiesto inoltre quali fossero i rapporti con Pozzolo dopo lo sparo e Delmastro ha raccontato che si erano incontrati, ma di non avere mai detto: "So che non sei stato tu". La prossima udienza è fissata per settembre […]


FONTE: Dagospia



Delmastro, altro disastro: accosta giudici e mafiosi



  «Andrea Delmastro deve dimettersi». Le opposizioni tornano a chiedere un passo indietro del sottosegretario alla Giustizia, fedelissimo della premier Giorgia Meloni. Questa volta, e non è la prima, è finito al centro della polemica politica per le sue parole a un convegno organizzato da FdI a Torino, come raccontato ieri da La Stampa.

La frase incriminata: «Il magistrato, che dovrebbe sentire pulsioni di giustizia, dice che Meloni è pericolosa perché non ha inchieste: questo lo dicono i mafiosi, non i magistrati».

«Questo governo aveva promesso di combattere i mafiosi e invece insulta la magistratura che la mafia la combatte davvero ogni giorno – attacca Giuseppe Conte –. Siamo ormai al ribaltamento di ogni logica. Delmastro e il suo governo agiscono sistematicamente per demonizzare e indebolire i magistrati – aggiunge il presidente del Movimento 5 stelle – mentre i criminali brindano con le loro leggi, che smantellano le intercettazioni e consentono agli indagati di essere avvisati prima dell'arresto».

Conte sottolinea anche il fatto che il sottosegretario sia stato «già condannato per aver rivelato notizie delicatissime coperte dal segreto al suo compagno di partito Donzelli». Senza dimenticare la vicenda del colpo di pistola sparato durante la festa di Capodanno 2024 e un'altra frase di Delmastro che aveva fatto molto discutere, quella sulla sua «intima gioia» nel non «lasciare respirare» i detenuti dentro i blindati.

«Non da oggi pensiamo che Delmastro debba lasciare il ministero di via Arenula – dice Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana –. La presidente del consiglio non può continuare a difendere il suo cerchio magico così inadeguato, imbarazzante e anche pericoloso». [...]

Dal Pd sono in tanti a intervenire, a cominciare dal presidente del partito, Stefano Bonaccini, che parla di «affermazioni gravi e inaccettabili, ancor più alla luce del ruolo istituzionale che ricopre Delmastro. Credo che debba intervenire la premier». Per la responsabile Giustizia, Debora Serracchiani, il paragone con i mafiosi è «un insulto non solo alla magistratura, ma alla legalità e alla dignità dello Stato di diritto. Le sue parole sono incompatibili con il ruolo che ricopre». [...]

Anche Matteo Renzi è convinto che Delmastro sia «un pericolo pubblico per la violenza verbale che esprime quotidianamente. Lui non è il sottosegretario alla Giustizia, è il sottosegretario del giustizialismo – attacca il leader di Italia viva – e prima o poi qualcuno dovrà chiedere conto ai tanti funzionari che nei vari dipartimenti lo stanno aiutando nei suoi comportamenti spesso sopra le righe». [...]

Il decreto sicurezza? «Ci preoccupa il metodo. Crea un precedente, da valutare con attenzione». Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, senza perdere l'aplomb, ribatte punto per punto alle dichiarazioni dell'onorevole di Fratelli d'Italia. E riflette sulle nuove norme sulla sicurezza.

Si riferiva a una famosa email in cui un magistrato ha definito la premier «più pericolosa di Berlusconi». Cambia qualcosa?

«I singoli rispondono delle loro singole affermazioni. Io sono presidente dell'Anm, analizzo i macrofenomeni, e sinceramente posso dire che i magistrati, né nel loro insieme né specificatamente, non hanno mai assunto un linguaggio nemmeno lontanamente vicino a quello mafioso. Disconosco nella maniera più assoluta la fondatezza di questa affermazione».

FONTE: la Stampa

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