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Con il mese di agosto non poteva mancare la querelle politica sul governo che vede, a seconda della calura estiva, frizioni/spaccature e cadute più o meno rovinose. Salvo poi far rientrare il tutto con l'arrivo delle notizie vere.
Rapporti logori e incattiviti sull'asse Roma-Arcore è quanto vede, in queste assolate ore dell'estate più calda di sempre (!), il Fatto Quotidiano sulla questione della tassa agli extraprofitti delle banca.
Secondo la ricostruzione del giornale diretto da Marco Travaglio (che filo governativo proprio non è) sarebbe pronta la vendetta del duo Meloni-Fazzolari per i fuori onda di Mediaset su Giambruno e per gli attacchi della primogenita del Cavaliere che, al Corriere della Sera, ha definito la destra un'area politica troppo estrema e troppo poco tollerante verso i diritti civili delle minoranze, con implicito avvertimento della Premier: attenti a quello che dite e a farvi usare dalla sinistra per attaccarmi perché io reagisco.
Il teorema de "Il Fatto" è che ci sarebbe una guerra in corso tra i due figli maggiori di Berlusconi e Giorgia Meloni per le scelte dell'Esecutivo e il rapporto di sudditanza che Forza Italia, a trazione Tajani, avrebbe nei confronti di Fratelli d'Italia, tanto da ipotizzare la scesa in politica di Pier Silvio per rompere l'asse e dare di fatto il via a una crisi di governo.
Teorema e ricostruzioni smontate in parte proprio da Giorgia Meloni che, dalle pagine del magazine "Chi", fa sapere che «Sono settimane che si cerca di raccontare una sostanziale insofferenza di Marina e Pier Silvio verso il governo ma non è la realtà che vivo io. - dice la Premier - Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi, e non li considero persone ostili».
Probabilmente, anche per questo caso, i fatti (quelli veri) li scopriremo a settembre, quando dovremo rientrare tutti dalle vacanze e i giornali e le tv non saranno più costretti a riempire i vuoti della politica con ricostruzioni e racconti di crisi più o meno fantasmagoriche.
canton
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