«Ora si sono inventati questa cosa che voglio fondare un mio partito, bah... Ma io sono fedele alla parola data a Matteo Salvini». Nella mitica piazzetta di Porto Rotondo, laddove ai tempi d’oro Silvio Berlusconi trionfava con bandana al fianco di Tony Blair, oggi c’è Roberto Vannacci che presenta il suo libro.
In tour editoriale per presentare il suo bestseller l'europarlamentare ha affidato al cronista del Corriere della Sera, Claudio Bozza, il suo messaggio rassicurante di fedeltà alla Lega, dopo i giorni in cui si sono accumulate le narrazioni sulle mosse in corso per consolidare il suo partito personale.
Il partito del Generale Vannacci c'è, le truppe non ancora
Il partito di Vannacci c’è già, si chiama Europa sovrana e indipendente e ha uno statuto e un regolamento che sono praticamente identici a statuto e regolamento del comitato Il Mondo al Contrario. Stesse parole, addirittura stessa formattazione del file pdf, e stesso presidente dell’associazione culturale che si muove passo passo con l’eurodeputato della Lega. A tenere il filo di tutto — presidente di Esi ma pure del Mondo al contrario — è il “camerata” Filomeni, forse la persona più vicina in assoluto al generale. La sede registrata del partito eurosovranista si trova in provincia di Pisa, dove è residente Filomeni.
A lanciare l'allarme è la Repubblica. Anche nel partito, come già nell'associazione culturale, il peso della fascisteria è rilevante: il coordinatore nazionale, Luca Tadolini, è un avvocato reggiano, appassionato autore della storia della guerra civile a Reggio Emilia dalla parte dei vinti. Ma quello che desta più clamore è il suo testo revisionista sulla strage di Bologna.
«Ora si sono inventati questa cosa che voglio fondare un mio partito, bah... Ma io sono fedele alla parola data a Matteo Salvini». Nella mitica piazzetta di Porto Rotondo, laddove ai tempi d’oro Silvio Berlusconi trionfava con bandana al fianco di Tony Blair, oggi c’è Roberto Vannacci che presenta il suo libro.
La pagina facebook del movimento politico dà grande risalto a tutti gli interventi pubblici di un altro generale, Marco Bertolini, anche lui ex comandante della Folgore, presidente dell'Associazione nazionale paracadutisti. Candidato alle Europee nel 2019, con Fratelli d'Italia, oggi dialoga con Gianni Alemanno.
Non ha intenzione «di fare un’Opa sulla Lega». Roberto Vannacci, ieri alla festa locale della Lega a Pontida, continua il gioco del colpo al cerchio e poi alla botte. Prima rassicura il gruppo dirigente del Carroccio poi rilancia: «Se la mia diventa un’associazione politica che male c’è? È un’evoluzione naturale».«È la prima volta che vengo nella culla della Lega. È un giorno speciale perché giusto un anno fa pubblicai il mio libro che ha avuto il successo che sapete. Io rappresento ogni nefandezza, dicono. Ora vorrei fare fuori la Lega, ma sono stato eletto con la Lega e voglio continuare a rappresentarla. Abbiamo principi che si sovrappongono. Siamo solidi, non fluidi. Con la Lega ci batteremo per fermare l’immigrazione clandestina, per far saltare il New Green deal, per rilanciare l’economia. Io sono un militare di professione, non sono un pacifista ma ritengo che oggi con la guerra non si sia raggiunto alcun risultato e il prezzo lo paghiamo tutti noi. Dobbiamo cercare la pace, negoziare è sempre possibile».
Il generale Vannacci batte il Ministero: assolto sulle spese di Mosca
Nessuna responsabilità amministrativa nei confronti del Generale Roberto Vannacci, nel periodo in cui l'ufficiale era Addetto Militare all'ambasciata di Mosca. La notizia l'ha resa nota il 3 agosto lo stesso generale, oggi eurodeputato della Lega, con questo post sul suo profilo facebook: «Ho sempre agito nel massimo rispetto delle leggi e con il solo intento di rappresentare al meglio il nostro Paese. Sono grato che la verità sia emersa e che la mia integrità sia stata confermata».
I FATTI
I fatti si riferiscono alle accuse rivolte a Vannacci quando era Generale dell'Esercito con incarico di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca tra il febbraio 2021 e il maggio 2022. A seguito di un'ispezione amministrativo-contabile, gli venne ipotizzato un presunto danno erariale di 11,7 mila euro per l'utilizzo improprio della vettura di servizio e delle risorse per l'organizzazione degli eventi presso la sede diplomatica.
L'ESITO
Nessun illecito amministrativo a carico del Generare, invece, per le accuse di «dolo o colpa grave», che chiude favorevolmente questa inchiesta, avviata nel dicembre 2023 dallo Stato Maggiore Difesa e che segue l'archiviazione di poco più di un mese fa per la querela presentata dall’atleta Paola Egonu contro lo stesso Vannacci, ritenuto responsabile di discriminazione e odio razziale nei suoi confronti in un passaggio del suo libro «Il mondo al contrario».
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